mercoledì 12 marzo 2008

Paremiologia


Paremiologia, ovvero la scienza che studia i proverbi. Non è vero che nella nostra epoca così evoluta tecnologicamente non ci sia più spazio per i proverbi. E' vero invece il contrario e la attualità della materia viene confermata da un convegno de La Sapienza "Paremiologia: classificazione, traduzione e tecnologie informatiche" in corso in questi giorni. Scopo è quello di riunire linguisti di varie aree per confrontare e rendere omogenei i criteri con i quali classificare i proverbi. Di lingua in lingua i proverbi alludono allo stesso concetto, cambiando magari la figura che li rappresenta: il lupo del proverbio italiano che non perde il vizio, diventa in Inghilterra un leopardo che non cambia le sue macchie; sempre UK il modo di dire di non contare le proprie galline prima che siano nate, equivalente al nostro non vendere la pelle dell'orso o non dire gatto se non è nel sacco.
Il convegno intende verificare la possibilità di rendere riconoscibile concettualmente alle macchine la struttura reale dei proverbi, tanto da riconoscerne la sovrapponibilità anche con parole o protagonisti diversi. Dai proverbi scambiati dai vecchi intorno al fuoco potremo passare ai quelli scambiati da tutte le generazioni a colpi di mouse. Ricordandoci, comunque, che "the only free cheese is in the mouse trap"

venerdì 7 marzo 2008

mazzieri e monnezza


La retata del 27 febbraio a Roma ha reso chiaro il preciso collegamento tra una certa area della politica e le proteste avvenute in Campania per l’emergenza rifiuti. Il gruppo degli ultras romani era in contatto telefonico con referenti campani per fare la sua parte nelle manifestazioni di protesta. E conoscendo i loro spicci criteri di azione possiamo immaginare che genere di contributo avessero intenzione di fornire alle comprensibili rivendicazioni delle cittadinanze interessate. Questo legame ci aiuta a spiegare anche la immediata virulenza di tutti i moti di piazza che si sono sviluppati nell’ultimo mese e che avevano come spunto di partenza la gestione dei rifiuti. Con una sapiente regia politica e grazie alla “speciale partecipazione” di professionisti della guerriglia urbana, quali gruppi ultras e “guaglioni” è possibile orchestrare la più aspra contestazione. Specie quando il ventre molle delle amministrazioni, responsabili di omissioni oltre che di disinvolto maneggio del denaro pubblico, si presta ad attacchi legittimi. La crisi campana, esplosa in quasi contemporanee deflagrazioni, non poteva avere altro sbocco che generare ulteriore confusione nel quadro politico nazionale fino a destabilizzarlo al punto da far dimettere un già debilitato governo e da accentuare la crisi dell’esecutivo regionale. Le stoccate finali sono spettate alle ingerenze di oltretevere ed alle esternazioni mastelliane; se non fossero bastate erano pronti ad intervenire i gruppi di persuasione che si rifanno al motto: “Alfiere di una bandiera che è inesauribile fonte di ribellione”.