mercoledì 30 ottobre 2013

Speranze pallonare

Seguo con affetto e simpatia le esperienze calcistiche di un nipotino. Sin da piccolissimo, mi ha sempre dato l'impressione di un elemento di qualità, simpatico ed ironico e al tempo stesso molto determinato. Da qualche anno in lui e' scoccata la scintilla del gioco del calcio. E la fiamma divampa, alimentata dalla passione e dall'impegno serio che profonde. Superato un piccolo infortunio che lo aveva trattenuto, scalpitante, per un breve periodo, ha ripreso nel modo migliore. Quest'anno gioca il suo primo campionato nazionale allievi e sta facendo benissimo: gol, assist, belle prestazioni. Fino a meritare una convocazione nella nazionale di categoria. Ed è sempre più innamorato del gioco e si gode le cose nuove che sta sperimentando. Le trasferte coi compagni, l'atmosfera della gara. Già capace di gestire l'inevitabile emozione e di trasformarla in tensione positiva. Come gli atleti veri, quelli che lasciano un segno. Al tempo stesso e' uno studente di buon profitto che sa farsi apprezzare anche dai professori.
Non posso prevedere la sua sorte sportiva. Mi sbilancio invece nel dire che un giovane con le idee chiare e la giusta propensione al sacrificio  che dimostra, avrà le sue soddisfazioni, qualunque cosa gli capiterà di fare.
Per il momento, forza piccolo grande Andrea. Chi ti vuole bene ti segue con grande rispetto. E se dovesse essere nato un piccolo campione in famiglia verremo ad ammirarti!

sabato 26 ottobre 2013

Un mandolino?

Ma che bel mandolino.. è un'espressione tra il serio ed il faceto che di solito viene usata per descrivere il lato "b" di una donna. Ma non di una qualsiasi, ma di quella che abbia un didietro ben sagomato, con fianchi larghi e ben pronunciati. Proprio come un bel mandolino. Di quelli fatti un tempo dalle parti nostre e non made in Japan, come avviene ora. Adesso ditemi tutto: certamente quel popolo brilla per operosità e tenacia, capacità di produrre a prezzi bassi. Ma quanto a mandolini femminili, proprio non ci siamo! La media delle donne del Sol Levante è corta, informe,del tutto  priva di quelle speciali grazie richiamate dall'immagine del "mandolino".
Voi direte, insieme ad un celebre trombato della politica italiana, ma che c'azzecca?. Al tempo e vedrete che l'aggancio c'è.
Sono sin troppi gli esempi di soggetti che non c'entrano un cavolo con quello che fanno, ma che il nostro sventurato popolo deve sorbirsi fino alla fine. Fate voi l'elenco. Io, se ce la faccio, annoto soltanto quelli che mi sembrano uscire con i piedi "fuori dalla caccavella" come ricorda il detto partenopeo: n'aggio scaurate 'e strunze, ma chiste esce che 'e piere fore da caccavella". Per i non napoletani traduco: ne ho lessati di stronzi, ma questo esce con i piedi fuori della marmitta.
Immediatamente, forse anche per una contrapposizione di genere metrico, mi corre il pensiero a quel sublime elemento che da qualche anno infesta la politica e le scene mediatiche nostrane. Ebbene si, penso a Brunetta, la cui infaticabile opera condiziona le sorti del governo, dell'economia italiana.
Lui stesso, guardandosi allo specchietto, si chiederà di come sia possibile che le sue puttanate a getto continuo possano avere un effetto, anche minimo, sull'esistente. Ma, gongolante per il sorprendente risultato ed incoraggiato dallo stesso, il professore insiste volando come un falco (?), magari di quelli riusciti male, sul palcoscenico dei palazzi del potere.
Intanto la fuga di gas putrescente che deriva dai suoi interventi impedisce di concentrarsi sui veri temi che dovrebbero occupare le auguste meningi dei manovratori.
Ai quali, come è ben noto, è fatto divieto di rivolgere la parola mentre conducono il convoglio.
Quindi inutile parlar loro della gravissima violazione alla libertà di pensiero e di espressione portata avanti dai carissimi alleati a stelle e strisce mediante la NSA.
Enricoletto ha quasi giustificato l'operato degli spioni nordamericani. "So ragazzi.." che male fanno?
Il vostro etrusco, notoriamente e per ammissione continuata e reiterata, non rappresenta un cavolo. Ma mi piacerebbe organizzare tutto un lessico per spioni e lasciar immaginare all'eventuale ed improbabile controllore ogni attività sovversiva.
E' vero posso aver detto a telefono a mia moglie: "esco dallo studio, sarò a casa per cena tra dieci minuti" Ma questa espressione potrebbe celare straordinarie trame eversive filo comuniste, capaci di sovvertire il possente "ordine americano" imposto in tutto il mondo a suon di bombe intelligenti.
Queste le conseguenze dell'eccesso di libertà, penserà qualcuno. e provate a parlarne con Brunetta e chissà che lui non sia capace di individuare una soluzione.

domenica 20 ottobre 2013

Password, che passione!

Sarà una tara generazionale o soltanto un'idiosincrasia personale, ma confesso di non farcela più con le password. Sono ormai richieste ovunque, tra poco ci vorranno per soffiarsi il naso, lavare la faccia.
"E' richiesta password" e ti assale l'angoscia. Quale sarà ? Quella col nome del cane, quella che ricorda uno scomparso zio d'America, quella corta, quella lunga, con maiuscole e minuscole, ovvero con l'inserimento di cifre? Una Babilonia nella quale ci intorcigliamo volontariamente, affrontando le insidie del web. Transeat per la posta elettronica, serve per proteggere la riservatezza. E mi chiedo come si facesse  prima, quando il portiere sapeva tutto della vostra relazione con Luana?  Mettere la password al guarda porta era di fatto impossibile, lui era in grado di prevedere mosse e spostamenti perché teneva a mente tutte le missive infuocate che nel tempo erano passate prima al suo vaglio e poi alla vostra lettura.
Provate ad andare su un sito istituzionale, tipo INPS, Agenzia Entrate, Poste o più semplicemente quello del vostro gestore telefonico. Un'orgia di richieste: sei registrato? Hai già declinato generalità e altri fatti tuoi all'investigatore di turno? Quante volte ti tagli i capelli in un mese? E come si chiamava il primo fidanzato di tua cugina Olivia? 
Scusate ma io volevo soltanto un'anticipazione sulla pensione per sapere se questo mese posso acquistare il cappotto per l'inverno o della Raccomandata inviata al padrone di casa. Niente!
Implacabile la pretesa di una password con almeno otto numeri, una maiuscola, un'alternanza tra cifre e lettere. E le tue proposte di pw risultano tutte di scarsa protezione, facendoti sentire un po' più tartufo di quanto in realtà non sia.
Ho provato ad arginare questa inondazione col classico quadernetto a righe della terza elementare, ma in tempi di pre demenza senile dimenticavo sempre dove l'avessi nascosto.
E alla fine? Ho tentato un "backup" con uno dei figli, quella capace, perché l'altro si dimentica pure il nome suo. Ma la figlia sveglia, dopo un breve periodo di supporto, mi ha fatto capire che ha cose sue da fare e ricordare per il lavoro e che nel mio caso forse è meglio rassegnarsi. Che avrà voluto dire?



mercoledì 16 ottobre 2013

Due cadaveri e nessun funerale

Dobbiamo arrenderci ad una realtà ingombrante. Ce ne dobbiamo fare una ragione, ma siamo capaci di metabolizzare anche questo. In giro ci sono un paio di cadaveri, uno più resistente dell'altro. E a noi tocca lo smaltimento, procedura sin troppo adottata in anni passati, quando c'erano moltitudini di salme piantate nei plinti dei viadotti ad opera di specialisti. Per rendere più stabili le nostre fantastiche opere viarie.
In fondo queste due spoglie umane potrebbero trovare sistemazione idonea se gli incaricati della triste incombenza riflettessero sulla vera sostanza dei due. 
Il primo,  un criminale di guerra nazista di straordinaria longevità, e' rimasto in suolo italico fino all' età di 101 anni, custodito ed alimentato da quella stessa gente che aveva dovuto subire le sue azioni criminali. Alla faccia della teoria del rimorso! Che deve essere una di quelle panzane cattoliche che non funzionano. Lui ha superato il  secolo di vita, forte delle sue infami ribalderie contro inermi popolazioni. Boia, torturatore? Macché, lui se ne fotteva nel modo più disinvolto, addirittura si vantava  di aver eseguito ordini militari, negando tra i più decisi il sistema di morte della tirannia che rappresentava. E impagabili cittadini italiani sono stati capaci di inscenare in sostegno del defunto una manifestazione revisionista con scontri con dei poveri figli in divisa. Che meravigliosi ideali, quelli dei sostenitori del  defunto boia che, invece di gridare al mondo di lasciare nell'oblio carogne come queste, si infiammano nel ricordo di una belva umana.
E i nostri ineffabili servizi segreti che fanno scomparire kazaki, armeni e curdi in un battibaleno, che fanno? Proprio ora battono la fiacca o si fanno cogliere da scrupoli di legalità. Un miracolo!
Ma il nostro obbligo di smaltimento non si ferma qui. Abbiamo un cadavere tutto italiano, tipicamente tricolore nel quale sembrano materializzarsi tutti i vizi  di casa nostra: bugiardo, corruttore, ingannatore di tante persone di buona fede, arrogante prevaricatore, capace di abusare di ogni potere improvvidamente conferitogli. 
Alla fine delle sue gesta mirabili, quando si e' incrinato quel sistema che lui stesso aveva creato a propria protezione, deve soltanto andare in galera o alle alternative misure degli arresti domiciliari o affidamento ai servizi sociali.
Anche in questo caso la gestazione dell'eliminazione di questa salma sta conoscendo più di un impaccio. Strategie diverse, impianti progettuali sofisticatissimi per garantire al defunto quel finale imbellettamento che gli faccia compiere i definitivi passi della transizione. 
Un intero paese tira il fiato ed attende di conoscere l'iter del trapasso di questo grandissimo puzzone che però pare non abbia nessuna voglia di farsi stoccare.
A proposito, ma si tratta di umido, plastica (incidono nel caso pompette ed altre diavolerie di ricambio), o più verosimilmente di materiale organico? Una volta tanto non avrei dubbi!





lunedì 14 ottobre 2013

Talentuosi imbecilli

Si potrà liberamente essere imbecilli? Non c'è divieto o norma costituzionale impediente e poi la società fornisce una mano corposa al reclutamento, alla formazione, nonche' al perfezionamento del genere. Ed eccolo che il nostro idiota di turno può manifestarsi nella sua grandezza, dissipare ogni dubbio eventualmente ancora presente negli sfortunati spettatori delle sue prodezze. Se poi il nostro mostra una qualche abilità di tipo artistico o talento atletico il più e' fatto. Basterà che implacabili cronisti gli porgano periodicamente un microfono, oppure sarà sufficiente seguirlo attraverso i moderni luoghi di deiezione - non intendo i luoghi di decenza, bensì i social network - e così il gioco e' servito.
Ricordo per anni una città italiana- che ama definirsi metropoli- impazzire per le bizze tossico-alcoliche di un imbecille di gran talento che faceva di tutto per eliminare ogni ombra di dubbio sulla sua vera natura. Festini con i peggiori boss della camorra, oscuri traffici di sostanze stupefacenti, blitz notturni alla ricerca di facili amicizie femminili. Il tutto condito dalla certezza della impunità, sicurezza che gli veniva dall'atteggiamento prono di ogni sedicente autorità. Uno spettacolo! Giocherà il "divino" o sarà stanco delle defatiganti trasvolate oceaniche? Farà la grazia al pubblico delle sue piroette o preferirà risparmiarsi per impegni extra sportivi più gravosi? 
Così interrogandosi, passò quel periodo ora ricodato come periodo d'oro e passo' anche quell'uomo della provvidenza che lasciò ricordi indelebili, ma anche figli sparsi, debiti e pendenze con il fisco.
Ai giorni nostri stampa e televisioni hanno trovato un giovanotto nero, cresciuto anche lui con traumi giovanili e anche in questo caso capace di assestare azzeccate pedate ad una palla. Certo fa notizia molto più di suoi colleghi rei di essere seri ed applicati rispetto agli impegni. E lui spara cazzate a raffica, frequenta i peggiori ambienti, si vanta di essere un uomo "anti sistema ". Proprio quel sistema che lo coccola, lo nutre e gli consente di palesarsi in tutta la sua imbecillità.

giovedì 10 ottobre 2013

Il mio gatto mi vuole bene

Avevo finito con gli impegni di studio e stavo decidendo del mio tempo libero prima del pranzo. Una bella sensazione, quella della illusione di  poter scegliere se fare una cosa piuttosto che un'altra. L'acquisto del quotidiano, un saluto all'amico corniciaio matto, un giro per il centro approfittando del raggio di sole che mi accompagna.  Mi saluta una signora, una bella signora di una certa età. Di quanti siano i suoi anni sono certo, e' stata compagna di classe del liceo ed era la ragazza più carina della sezione  E della mia scuola. Le chiedo come va e con una smorfia mi rivela che è reduce da un intervento di angio plastica a seguito di un infarto.
Cambio discorso appena posso, ho un ricordo di lei, ragazza bella e corteggiatissima e sentirla ancora sofferente per la recente malattia mi dispiace assai. Ma lei, che oltre che leggiadra e' anche lucida ed immediata, accetta di divagare. Parliamo di una coppia di compagni che si sono sposati tra di loro e abitano nelle vicinanze. Il tempo per una rapida considerazione: ben tre matrimoni tra compagni nella mia classe e purtroppo un'altra triste riflessione. Alcuni di loro non ci sono più, scomparsi prima dei sessanta anni.
La mia compagna mi racconta dei nipoti. Io replico con la mia speranza di fare il nonno. Prima che sia troppo tardi. E di come confidi nella mia Ester, visto che Giovanni non sembra per niente disposto ad accontentarmi.
Saluto galante con un baciamano la compagna e mi allontano pensando a quanto sia fortunato. Tempo libero, una salute apparentemente accettabile che mi consente di programmare un pomeriggio di tennis, la speranza di un nipotino, il pensiero di tornare a casa dove grazie alla mia Elisabetta vivo in serenità e senza tensioni. Il piacere di carezzare il mio gatto che mi vuole bene.
Ma vuoi vedere che sono un anziano felice e non me ne accorgo?












domenica 6 ottobre 2013

Fatevi sotto!

Un invito? Una sfida oppure sprone al combattimento? Niente di tutto questo. Era la classica chiusura di una mia professoressa delle classi ginnasiali quando un certo numero di compagni chiedevano di andare in bagno. Altri tempi, con gli echi di una rigidità che intendeva riaffermare l'autorità della docente che non poteva accettare  richieste di uscita di massa. Era lei che  doveva regolare anche i flussi delle nostre giovanili vesciche. 
Pensate se succedesse oggi una cosa del genere. Scioperi, ricorsi al TAR, tazebao pubblici contro la tiranna della pipì, Twitter e post di Facebook a commentare il sopruso.. Ma una linea di mezzo capace di conciliare necessità didattiche e libertà individuali? Il buon senso, quello minimo dovrebbe aiutare. Ma pare che questo spesso ricordato strumento di soluzione di molte contese abbia scarsa possibilità di riaffermarsi.
 Se mi è antipatico un tale sono oggi in grado di orchestrare una perfetta campagna di diffamazione, servendomi di tanti strumenti mediatici. Il metodo del fango, ripreso con violenza dalle recenti vicende, pare che renda molto ed espone i fangaioli a ridottissime conseguenze. Son tempi complessi e comportarsi bene diventa un lusso insostenibile. Volete mettere la soddisfazione di uno stalking continuato, servendoci di telefoni, iPad, smartphone, fino a ridurre il malcapitato in stato confusionale?
Il vostro etrusco, forse perché non conta niente, non ha nemici. Intendo quelli veri, perché certamente starò sulle scatole a qualcuno, ma non avendo mai compiuto atti volontari di ostilità contro chicchessia, rientro in quel limbo di sfessati, sopportati in alcuni ambiti, ma in definitiva ignorati perché di scarso rilievo. E allora, vorrà dire che conviene mantenere un basso profilo, così poco evidente da sfuggire agli scrutini della gente?  E neanche questo vi salverà! L'invidia, pure sulle cose minime, e' dietro l'angolo e l'occhio infallibile di chi ci guarda non trascurerà nemmeno i fatti naturali dell'esistenza, tipo una nascita, un ragazzo che cresce bene, un matrimonio, un bel colore di capelli, un cappello nuovo.
Il rododendro non aspetta altro che i vostri guai e se voi gli fate il dispetto di stare benino e di campare senza lamenti se ne farà una malattia.
E allora? Imparate pure voi a piangere su tutto, anche senza necessità. Fatevi compiangere anche quando va tutto bene e dissimulate eventuali gioie. 
Non cambia nulla, ma almeno salverete fegato e milze di parecchie persone.