lunedì 5 agosto 2013

Fate presto

Per quanti anni ancora ci dovremo occupare e preoccupare delle vicende giudiziarie di un solo uomo? Pare per molto, vista l'apparente solidarietà dei tanti che hanno riconosciuto in questo soggetto una credibile guida ed un effettivo riferimento per i valori della destra italiana. Possibile che milioni di persone possano sentirsi rappresentate da un soggetto moralmente discutibile, pronto alla menzogna sistematica ed alla montatura di verità improbabili da diffondere attraverso i suoi potenti mezzi di diffusione? 
È proprio così, questi sono una parte degli italiani e poco importa se siano sette milioni, come gli effettivi elettori di quel settore o dieci, come affermano i battitori di grancassa  del PDL. In mezzo a tutti noi, disseminati tra la gente comune ci sono individui disposti a credere ed a giurare sulla innocenza e sulla credibilità di un dichiarato e palese spergiuro. 
L'Italia meriterebbe una classe politica degna, da un lato come dall'altro, ma da oltre venti anni una serie di mezze figure, elevati da una stampa mezzacalza al livello di statisti, recita ogni giorno una oscena pantomima di gestione del potere. 
Se questi pagliacci riuscissero a recuperare, anche per poco, la dignità umana, dovrebbero far di tutto per scomparire e farsi dimenticare. Far perdere le loro tracce, disperdere l'olezzo che accompagna le loro gesta e dare finalmente a questa società una speranza. E specialmente i nostri giovani vorrebbero poter tornare a credere in qualche cosa, come e' capitato alle generazioni precedenti che avevano i loro ideali, più o meno condivisibili, ma per i quali si era addirittura disposti al sacrificio estremo.
Giriamo queste pagine piene di nulla, torniamo a vedere una luce nel domani e lasciamo i pregiudicati alle loro sedi naturali.