sabato 26 ottobre 2013

Un mandolino?

Ma che bel mandolino.. è un'espressione tra il serio ed il faceto che di solito viene usata per descrivere il lato "b" di una donna. Ma non di una qualsiasi, ma di quella che abbia un didietro ben sagomato, con fianchi larghi e ben pronunciati. Proprio come un bel mandolino. Di quelli fatti un tempo dalle parti nostre e non made in Japan, come avviene ora. Adesso ditemi tutto: certamente quel popolo brilla per operosità e tenacia, capacità di produrre a prezzi bassi. Ma quanto a mandolini femminili, proprio non ci siamo! La media delle donne del Sol Levante è corta, informe,del tutto  priva di quelle speciali grazie richiamate dall'immagine del "mandolino".
Voi direte, insieme ad un celebre trombato della politica italiana, ma che c'azzecca?. Al tempo e vedrete che l'aggancio c'è.
Sono sin troppi gli esempi di soggetti che non c'entrano un cavolo con quello che fanno, ma che il nostro sventurato popolo deve sorbirsi fino alla fine. Fate voi l'elenco. Io, se ce la faccio, annoto soltanto quelli che mi sembrano uscire con i piedi "fuori dalla caccavella" come ricorda il detto partenopeo: n'aggio scaurate 'e strunze, ma chiste esce che 'e piere fore da caccavella". Per i non napoletani traduco: ne ho lessati di stronzi, ma questo esce con i piedi fuori della marmitta.
Immediatamente, forse anche per una contrapposizione di genere metrico, mi corre il pensiero a quel sublime elemento che da qualche anno infesta la politica e le scene mediatiche nostrane. Ebbene si, penso a Brunetta, la cui infaticabile opera condiziona le sorti del governo, dell'economia italiana.
Lui stesso, guardandosi allo specchietto, si chiederà di come sia possibile che le sue puttanate a getto continuo possano avere un effetto, anche minimo, sull'esistente. Ma, gongolante per il sorprendente risultato ed incoraggiato dallo stesso, il professore insiste volando come un falco (?), magari di quelli riusciti male, sul palcoscenico dei palazzi del potere.
Intanto la fuga di gas putrescente che deriva dai suoi interventi impedisce di concentrarsi sui veri temi che dovrebbero occupare le auguste meningi dei manovratori.
Ai quali, come è ben noto, è fatto divieto di rivolgere la parola mentre conducono il convoglio.
Quindi inutile parlar loro della gravissima violazione alla libertà di pensiero e di espressione portata avanti dai carissimi alleati a stelle e strisce mediante la NSA.
Enricoletto ha quasi giustificato l'operato degli spioni nordamericani. "So ragazzi.." che male fanno?
Il vostro etrusco, notoriamente e per ammissione continuata e reiterata, non rappresenta un cavolo. Ma mi piacerebbe organizzare tutto un lessico per spioni e lasciar immaginare all'eventuale ed improbabile controllore ogni attività sovversiva.
E' vero posso aver detto a telefono a mia moglie: "esco dallo studio, sarò a casa per cena tra dieci minuti" Ma questa espressione potrebbe celare straordinarie trame eversive filo comuniste, capaci di sovvertire il possente "ordine americano" imposto in tutto il mondo a suon di bombe intelligenti.
Queste le conseguenze dell'eccesso di libertà, penserà qualcuno. e provate a parlarne con Brunetta e chissà che lui non sia capace di individuare una soluzione.