domenica 6 ottobre 2013

Fatevi sotto!

Un invito? Una sfida oppure sprone al combattimento? Niente di tutto questo. Era la classica chiusura di una mia professoressa delle classi ginnasiali quando un certo numero di compagni chiedevano di andare in bagno. Altri tempi, con gli echi di una rigidità che intendeva riaffermare l'autorità della docente che non poteva accettare  richieste di uscita di massa. Era lei che  doveva regolare anche i flussi delle nostre giovanili vesciche. 
Pensate se succedesse oggi una cosa del genere. Scioperi, ricorsi al TAR, tazebao pubblici contro la tiranna della pipì, Twitter e post di Facebook a commentare il sopruso.. Ma una linea di mezzo capace di conciliare necessità didattiche e libertà individuali? Il buon senso, quello minimo dovrebbe aiutare. Ma pare che questo spesso ricordato strumento di soluzione di molte contese abbia scarsa possibilità di riaffermarsi.
 Se mi è antipatico un tale sono oggi in grado di orchestrare una perfetta campagna di diffamazione, servendomi di tanti strumenti mediatici. Il metodo del fango, ripreso con violenza dalle recenti vicende, pare che renda molto ed espone i fangaioli a ridottissime conseguenze. Son tempi complessi e comportarsi bene diventa un lusso insostenibile. Volete mettere la soddisfazione di uno stalking continuato, servendoci di telefoni, iPad, smartphone, fino a ridurre il malcapitato in stato confusionale?
Il vostro etrusco, forse perché non conta niente, non ha nemici. Intendo quelli veri, perché certamente starò sulle scatole a qualcuno, ma non avendo mai compiuto atti volontari di ostilità contro chicchessia, rientro in quel limbo di sfessati, sopportati in alcuni ambiti, ma in definitiva ignorati perché di scarso rilievo. E allora, vorrà dire che conviene mantenere un basso profilo, così poco evidente da sfuggire agli scrutini della gente?  E neanche questo vi salverà! L'invidia, pure sulle cose minime, e' dietro l'angolo e l'occhio infallibile di chi ci guarda non trascurerà nemmeno i fatti naturali dell'esistenza, tipo una nascita, un ragazzo che cresce bene, un matrimonio, un bel colore di capelli, un cappello nuovo.
Il rododendro non aspetta altro che i vostri guai e se voi gli fate il dispetto di stare benino e di campare senza lamenti se ne farà una malattia.
E allora? Imparate pure voi a piangere su tutto, anche senza necessità. Fatevi compiangere anche quando va tutto bene e dissimulate eventuali gioie. 
Non cambia nulla, ma almeno salverete fegato e milze di parecchie persone.