lunedì 14 ottobre 2013

Talentuosi imbecilli

Si potrà liberamente essere imbecilli? Non c'è divieto o norma costituzionale impediente e poi la società fornisce una mano corposa al reclutamento, alla formazione, nonche' al perfezionamento del genere. Ed eccolo che il nostro idiota di turno può manifestarsi nella sua grandezza, dissipare ogni dubbio eventualmente ancora presente negli sfortunati spettatori delle sue prodezze. Se poi il nostro mostra una qualche abilità di tipo artistico o talento atletico il più e' fatto. Basterà che implacabili cronisti gli porgano periodicamente un microfono, oppure sarà sufficiente seguirlo attraverso i moderni luoghi di deiezione - non intendo i luoghi di decenza, bensì i social network - e così il gioco e' servito.
Ricordo per anni una città italiana- che ama definirsi metropoli- impazzire per le bizze tossico-alcoliche di un imbecille di gran talento che faceva di tutto per eliminare ogni ombra di dubbio sulla sua vera natura. Festini con i peggiori boss della camorra, oscuri traffici di sostanze stupefacenti, blitz notturni alla ricerca di facili amicizie femminili. Il tutto condito dalla certezza della impunità, sicurezza che gli veniva dall'atteggiamento prono di ogni sedicente autorità. Uno spettacolo! Giocherà il "divino" o sarà stanco delle defatiganti trasvolate oceaniche? Farà la grazia al pubblico delle sue piroette o preferirà risparmiarsi per impegni extra sportivi più gravosi? 
Così interrogandosi, passò quel periodo ora ricodato come periodo d'oro e passo' anche quell'uomo della provvidenza che lasciò ricordi indelebili, ma anche figli sparsi, debiti e pendenze con il fisco.
Ai giorni nostri stampa e televisioni hanno trovato un giovanotto nero, cresciuto anche lui con traumi giovanili e anche in questo caso capace di assestare azzeccate pedate ad una palla. Certo fa notizia molto più di suoi colleghi rei di essere seri ed applicati rispetto agli impegni. E lui spara cazzate a raffica, frequenta i peggiori ambienti, si vanta di essere un uomo "anti sistema ". Proprio quel sistema che lo coccola, lo nutre e gli consente di palesarsi in tutta la sua imbecillità.