martedì 22 aprile 2014

alla ricerca del post perduto

Con una di quelle manovre che rivelano la mia "proverbiale maestria" in fatto di informatica ho distrutto una quindicina di pietre etrusche, quelle dell'ultimo periodo. Visto l'eccezionale valore dei miei scritti ho subito pensato di allertare l'Accademia della Crusca ed altri organismi di tutela del patrimonio culturale nazionale. Pensiero che non si è tramutato in azioni, state tranquilli. Nonostante tutto, resta il mio dispiacere per avere perso in un buco nero qualche tentativo di tracciare una mia personale memoria dei fatti e delle cose contemporanee.
Me ne farò una ragione, magari attivando per il futuro quello che resta della mia capacità di attenzione per evitare nuovi infortuni del genere.
Come alcuni amici sanno, il mio blog è un rifugio amato dove conservare le sensazioni del momento in forma scritta. Non può avere alcuna pretesa di richiamare attenzione o di suscitare interesse. Con il passare del tempo ho scoperto con piacere che è diventato il mezzo per mantenermi in contatto con alcuni amici/lettori. Consensi, a volte dissensi, commenti di sfottò o parole di incoraggiamento. Tutto fa brodo per un etrusco che si propone soltanto di non abbandonare l'abitudine all'espressione scritta. Un modo per rileggere i propri pensieri e anche per esorcizzare i mali di pancia che sprigionano dall'attualità.
 
 

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