mercoledì 5 gennaio 2011

Battisti, ovvero come ti manipolo l'informazione

C'è un uomo attualmente contentissimo delle malefatte, provate e di natura prevalentemente criminale, a suo tempo perpetrate da Cesare Battisti. C'è un nano con tappezzeria in testa che si frega le mani e pensa: "che bucio di c... ho avuto; mi trovo tra le mani un caso con risvolti internazionali. L'Italia compatta si schiera con l'azione di governo, scendendo addirittura in piazza a manifestare a favore delle proteste ufficiali. Ci organizzo quindici giorni di campagna di stampa e faccio dimenticare a questo povero popolo di fessi le condizioni miserevoli in cui le scelte di governo e la mia grande personalità di statista lo hanno cacciato...Meglio di così?"
Da una settimana non si parla, a proposito o sproloquiando, di altro. Uno specchio per le allodole che neanche a volerlo costruire poteva riuscire così bene. E persino giornali normalmente scafati, del genere "Il fatto quotidiano" hanno scansato il fosso. Pure loro a darci dentro a ricordare quanto sia delinquente Battisiti. Mentre in piazza, tra i parenti dei morti compaiono, con fascia e distintivo, zombies, tipo Frattini, che ricorda come in ballo ci sia in questo caso la dignità nazionale. Occorrerebbe dapprima accertarsi se questo signore, come il suo manovratore, conservino un concetto, sia pure vago, di dignità. Magari una reminiscenza di quando a scuola leggevano qualche libro decente. C'è da dubitarne fortemente. Inquisiti, indagati, condannati, da tempo avrebbero dovuto farsi da parte quantomeno per un minimo di pudore personale. Sono invece pervicacemente aggrappati alle loro fruttuose "cadreghe", spesso zattere di salvataggio per evitare, anche loro come Battisti, la galera.
Almeno quello, delinquente e criminale quanto loro, ha avuto il buon senso di scappare e farsi sostenere da tutti i radical chic della terra. Mica di farsi nominare premier o di fondare partiti.
A questo punto, senza riserve e consapevole di ricevere più di uno strale, meglio Battisti!

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