sabato 4 ottobre 2014

abbiamo tempo fino al 2027

Tra le tante sciagure che funestano questo malridotto stivale siamo riusciti a non farci mancare nemmeno il "guru" Casaleggio. E' vero ce lo siamo meritato e riconosciamo che, chi più chi meno, ciascuno di noi si porta la sua brava quota di responsabilità. 
Però a tutto c'è un limite. E dire che ce lo saremmo pure risparmiato di essere sottoposti alle incursioni mediatiche di questa faccia da pesce bollito, increspato dalle alghe delle  fluenti chiome. 
Che dice cose mirabolanti, come solo i veri para "guru" sanno dire. Periodicamente, senza nostra specifica richiesta, ci racconta il mondo a modo suo e immancabilmente sono sempre ..fatti amari. Profezie di sventure e di disgrazie che al confronto Nostradamus diventa un "porte-bonheur". Mi chiederete se tra "vannemarchi", santoni, monaci, eremiti, cartomanti, maghi diffusi dalle Alpi alle isole, non avessimo già fatto il pieno di schiattamorti. Come sempre non so rispondervi. Non è colpa del povero etrusco se gli uomini non riescono a capire che dentro di loro c'è la risposta a tutto quello che c'è da sapere e fanno ricorso al mistero, miracolo ed ai tabernacoli variamente addobbati. 
Il nostro Casaleggio è per sua stessa esplicita ammissione, uno sfessato come pochi. Ma di quelli pieni di "carisma", capace di attrarre penne e taccuini, microfoni e telecamere.
Tra le varie minchiate che è riuscito ad incasellare nell'ultimo exploit, merita un posto di assoluto rilievo la profezia che mi è sembrata più sconvolgente: entro il 2027 scompariranno i giornali.
Il rettore magnifico dell'Università della "gufata" ha tentato un ragionamento e nel suo caso è già significativamente apprezzabile questo sforzo neuronale. Dice in sostanza che l'utilizzo crescente dell'informatica fa immaginare che in un futuro prossimo i giornali, strumenti antichi e costosi con macchine organizzative pachidermiche ed obsolete, chiuderanno come è già capitato a testate gloriose come l'Unità ed altre. Tra queste citerei il napoletano "Roma" che pur continuando a fare le sue comparizioni in edicola è ridotto ad un bollettino che riproduce il "mattinale" della questura, con arresti ed incursioni all'alba a casa di pregiudicati in mutande.
Ma perché prevedere questa fine attività proprio nel 2027? Il "zelloso" con cappello non lo ha precisato. Ogni mente "emerita" ha le sue vie di accesso all'inconoscibile, mica può esternare tutto. Altrimenti saremmo buoni anche noi a metterci un copricapo, nasconderci dietro spesse lenti da astigmatico, lasciare uscire due bandane di pelo dal cappello e via a fare previsioni.
Intanto il terrore corre sul filo della schiena di molte categorie. Cartai, poligrafici, giornalisti, distributori, edicolanti. Ma anche imbianchini, incartatori di frutta e pesce, pulitori di vetri stradali, 
Prepariamo ci al peggio, ma questa volta non potremo dire che non ce lo avevano detto!