lunedì 15 febbraio 2010

Facebook de noantri - Cronaca di una sconfitta?


Non potevo farne a meno? Le resistenze alla logica dei consumi di massa mi portano ad un atteggiamento di rifiuto per tutto quello che mi sembra oggetto di uso improprio e spesso di abuso. Pretesa intellettualistica? Se c'è, è assolutamente inconsapevole. Direi piuttosto il tentativo, meritorio, ma non sempre riuscito, di tenersi al di fuori delle logiche imposte dalla mentalità mercantile. Ma, stavolta, non ho saputo resistere e come la monaca di Monza ho risposto, da sciagurato che sono, entrando in Facebook. Per il momento pochi amici e pochi contatti. Fino a diventare fautore del mezzo, aderendo ad un "gruppo" per irretire un amico, normalmente restio e dal carattere particolare. Idea a mezzo tra sfottò e sforzo per far socializzare un soggetto difficile. E se già riuscisse questo proposito dovrei spezzare più di una lancia in favore di uno strumento che, come tutti i mezzi di contatto, può rivelarsi estremamente utile oppure dimostrarsi una gabbia per le menti. Intanto c'è anche Elisabetta, Ester, alcuni amici cari che non abitano a Napoli. Occasione per scambiarsi idee, spunti per organizzare conviviali e quant'altro. Leggo così che alcuni hanno migliaia di amici su FB e che si scambiano ogni specie di mercanzia: filmati, musica, foto, iniziative sociali, inviti per mondanità. Una rivoluzione per chi come me ha ancora il gusto di raccogliere i pezzi di carta, i propri dischi. Siamo solo agli inizi e vedremo il seguito, se ce n sarà uno.

3 commenti:

Sara ha detto...

Io spero di non iscrivermi a facebook, nutro il serio timore che sia inevitabile.Hillman parla di intossicazione ermetica: forum, blog, posta elettronica, rpv...ogni tanto devo pur lavorare!
Sara

etrusco ha detto...

Gentile Sara, intanto grazie per l'attenzione. Quando mi esprimo sul blog penso di essere da solo con pensieri e parole, talvolta incontrollate, alla rinfusa, fuori verbale insomma. Ma per la seconda volta dal mio debutto bloggistico ricevo un commento. Meraviglia, assieme ad un richiamo personale ad essere meno sciatto nell'esprimere i miei concetti. Condivido i timori da te espressi sulla possibilità concreta che chi frequenta i luoghi del web possa rimanere intossicato. Intanto ci proviamo a non farci travolgere; ma è al tempo stesso l'occasione per scambiare un flusso di pensiero con qualcuno. E questo qualcuno è sconosciuto! A pensarci sembra di camminare in un sogno, che come tutti i momenti onirici non ha una logica apaprente. Invece, sono convinto, che un filo di logica naturale esista, pur se difficile da identificare. Ho letto con il massimo riguardo il tuo blog. Se dovessi sentirmi in grado, farò un commento. Ciao Giuseppe

Sara ha detto...

Il mio timore è quello di passare troppo tempo in rete, poi insomma, tornerà pure la primavera no? E io ho un mucchio di cose da fare in giardino! A rileggerti presto!!! Ciao! Sara