giovedì 19 maggio 2011

felice di pagare il canone

Si, lo confesso. Pago il canone televisivo. E non me ne vergogno nemmeno, come sembrano fare in tanti. Del genere: secondo le dichiarazioni nessuno vota per il nano arrapato. Poi però i voti li prende, eccome! Lo confermo: sono un pagatore di canone e anche se questa ammissione mi costerà qualche amico, pazienza.. Persino contento, specie da quando con il digitale terrestre ho qualche scelta televisiva in più. Certamente sono esposto al rischio di contribuire, pur se nella mia piccola quota, rientrando tra quelli che pagheranno il conto a quell'imbecille di Sgarbi.
Lo sapete anche voi, di certo! Il nuovo programma in prima serata di quel minchione è stato cancellato dopo una sola puntata! La sua "share" di ascolto era ai livelli della temperatura di Campobasso. Il sedicente professore - ma di che? - avrà comunque il suo contenuto compenso, pari a 3 milioni di euro. E potrà bearsi del suo trionfo mediatico. Questa immediata soppressione sta a dimostrare come negli italiani non si sia completamente estinto un certo sano senso di protesta rispetto a tutte le arroganze. E pure, ne subiamo tante. Pensate che il TG1 del giorno dopo le elezioni, invece di tentare un commento politico al crash della destra, o di esaminare le tensioni interne ai partiti di quella coalizione, nell'edizione delle 20,00 - quella di massimo ascolto - dedicava un ampio e dettagliato servizio di circa due minuti al pericolo di invasione della zanzara tigre. Tra Sgarbi e la zanzara tigre quella rete fornisce un esempio di come venga rispettata la funzione di pubblica informazione. In realtà, a ben pensare, quel programma "sgarbato" e presto sfrattato, aveva come presupposto il trionfo elettorale del nano e del suo codazzo di adoranti un tanto a slinguata. Stavolta gli è andata male. Le elezioni sono andate come sappiamo e allora giù consensi con conseguente immediata scomparsa degli araldi e degli strombazzatori. Un po' di pazienza e ne vedremo delle belle, con gli alfani e le santanchè ritornati ai ruoli congeniali di lacché e custodi di latrine.

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