martedì 24 maggio 2011

Buon compleanno

Come si dice? Quando tocca, tocca. Ed è toccato a me il compleanno. Giornata di lavoro, normale. Solo con un intervallo dedicato all'acquisto di un paio di scarpe da tennis nuove. Belle e comode. Il mio gioco è fatto ormai più di comodità che di gesti tecnici. E allora godiamoci la calzatura con gli ammortizzatori, una cosa più adatta ad un auto o ad una moto. "Ma sai, le caviglie i tendini.." Il venditore fa il finto amico e, furbo come tutti i commercianti degni di tal nome, non ti dice che sei vecchio abbastanza da smettere di correre appresso una palla. "Prova queste, una piuma, molleggiate." E a me pensare ad una piuma che rimbalza mi fa un certo effetto. Ma faccio buon viso a cattivo gioco e le prendo. Ad un prezzo che non si può discutere. Quello è fisso, non è molleggiato manco per niente! E vado a lavorare o a tentare di farlo, interrotto da telefonate, messaggi di tutti i più remoti "fetienti" che non sanno fare altro che ricordarsi del mio compleanno. In Germania, Svizzera e persino Argentina non potevano pensare ad altro che a me che mettevo un'altra crocetta. E va bene..! Nel pomeriggio, le amiche che ti fanno regali: Una borsa da viaggio, quasi a dire allontanati e non farti vedere per un po', magari anche per un periodo lungo. Una piastrella in ceramica con la scritta "avvocato", caso mai dovessi dimenticarlo con una figurina di leguleio del 600, chiatto e corto, che insegue improbabili clienti. Molto bella, in verità. Ma io vorrei dimenticarmi degli impegni, almeno oggi. Andare su una bella spiaggia in buona compagnia. O, sempre nella stessa condizione, andare a cercare le fragoline nel mio bosco a Bella. Niente. Lavora e fai anche finta di essere contento che tu, alla tua età, sei ancora in grado di fare tante cose insieme.

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