domenica 13 novembre 2011

mari o monti?

E' andato a casa? Forse. Di sicuro per qualche giorno non gli sentiremo la bocca traboccante di cazzate. Va tutto bene, sono il migliore statista italiano del secolo. Che poi bisogna intendersi, in questo secolo c'è stato solo lui. Se poi facciamo due considerazioni sulla fine dell'altro regime, nonostante la guerra e i disastri connessi, ci verrebbe da dire che non è mai finito. I notabili democristiani che hanno governato per 50 anni altri non erano che gli stessi burocrati del fascismo smarcatisi all'ultimo momento oppure i successori di quelle mentalità e di quel clima culturale. Tornando a noi, avremo ancora 50 anni di epigoni dello psiconano? Speriamo di no e poi beato chi li vedrà quei tempi. Nell'immediato ci spetta la solita stagione di rigore e di sacrifici in nome di una nazione che continua a non esserci. Nella quale continueranno a sgovernare uccellacci vestiti di nero con i loro ricatti morali e le loro menzogne metafisiche. E dove i "servitori" dello Stato penseranno prima di tutto al loro lesso ed al benessere delle proprie famiglie e consorterie. Godiamoci per quanto possibile queste ore. L'olezzo si allontana, o almeno così sembra, il codazzo di nani e ballerine si attenda nell'angolo in attesa che un altro rigurgito populista faccia riemergere (nel loro caso è termine esatto stante la materia componente) tutto il blocco. Lasciateci illudere che questo signore che frequenta solo salotti finanziari internazionali sia il nostro salvatore. A dirla così già sembra impossibile. Possiamo però quanto meno provare a fargli le bucce e gridargli in faccia colpo su colpo che siamo "in campana" e ci aspettiamo che faccia il suo compitino di ragioniere e se ne vada a casa. Sempre sperando che la prossima volta il popolo elettore non si faccia fottere dall'ultima lusinga di condoni, sgravi, scorciatoie e raccomandazioni di vescovi.

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