mercoledì 20 giugno 2012

real politica batte utopia 25 a zero

Giunta municipale di Napoli. Perde pezzi, uno dopo l'altro. E il Sindaco che fa? De Magistris risultò come il più amato dai napoletani e riuscì nella difficilissima impresa di battere le locali agguerrite conventicole di PD e PDL. Applausi, speranze, e qualche atto concreto nell'indicazione di nomi di prestigio a rappresentare l'amministrazione.
Dopo pochi mesi quel progetto sembra definitivamente naufragato sugli scogli aguzzi della politica reale. Che lascia solo i relitti di una fantastica utopia a cui molti avevano dato credito. Avevamo pensato e ci eravamo detti: ma non può essere sempre la stessa solfa.Questa volta  ci sono nomi di giovani, qualificati rappresentanti della società civile e delle professioni. Sarà la svolta!
Macché, siamo punto e daccapo. I nomi di punta se ne vanno, sbattendo  la porta. E rinfacciando al Sindaco di non aver tenuto fede agli impegni assunti al momento della costruzione di quell'equipaggio.
All'inquilino di Palazzo San Giacomo viene addebitata  una azione di governo pavida, insicura, di esclusiva facciata. Negli ultimi tempi, vistosi perso, ha addirittura auspicato che rientrino dalla finestra quei nomi di apparato PD che lui stesso aveva sbattuto fuori dalla porta, accompagnato dai peana e dai pernacchi popolari.
E' l'ennesima sconfitta dell'ideale, alto quanto si vuole, ma pur sempre distante dalle necessità reali e dalle difficoltà che comporta qualsiasi forma di amministrazione. Figurarsi a dover agire in una città disgraziata e priva di decoro civico come Napoli.
Caro Giggino, ci hai fatto fesso pure tu. Manco fossi Schettino, hai condotto in poche ore di navigazione la nave ad adagiarsi su un fianco. 
E pur continuando ad essere convinto che tu sia meglio della tua imbarazzante alternativa proposta dalla destra, devo con tanto rammarico prendere atto ancora una volta che con le parole, gli slogan, i richiami ai valori etici non si va da nessuna parte.
Aspettando il prossimo Masaniello!

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