martedì 3 luglio 2012

antidepressivo Scilipoti

Vorrei sapere quanti sono usciti indenni dalla depressione post batosta calcistica europea? Pochi, secondo me. Persino le donne, abitualmente estranee alle vicende pedatorie, si sono lasciate agganciare dalla  smania della finale e dal malumore conseguente all'esito infelice. Insomma, un'atmosfera diffusamente mesta, che si è per me fortunatamente  assai alleggerita dopo la notiziona del giorno.
Come il settimo cavalleggeri con trombe e sciabole sguainate è venuto in mio soccorso un superuomo. E chi avrebbe mai potuto  sostenermi meglio dell'inarrivabile Domenico Scilipoti? Proprio lui,  il segretario del movimento di responsabilità nazionale nel parlamento italiano. Che si è rivelato ancora una volta per quel gigante che è. Dichiarando  alla trasmissione radiofonica "un giorno da pecora" di radio 2 che lui, ebbene si,  è un eccelso  amatore.
Credetemi, è accaduto! Mimmone nostro, la confidenza me la prendo per la simpatia del personaggio, si è lasciato andare alle confessioni personali, stuzzicato da Lauro e Sabelli Fioretti. In quel settore, ha detto pubblicamente,  è un grande e da il meglio di se! Riesce ad  amare per quattro ore di seguito, senza interruzioni. Formatosi agli insegnamenti del taoismo, Scili è una turbina che non conosce pause. E ci da giù che è un piacere, persino senza orgasmo.
Ora, una volta ripresomi dalla sensazionalità dell'esternazione, ho fatto meschine considerazioni sulle personali capacità, facendo sforzi di memoria per tornare ai tempi in cui praticavo la materia. Et de hoc, satis!
E per contrasto ho immaginato  il grande responsabile nazionale, che non cede e non demorde. Con la sua faccia a metà tra Enzo Cannavale e Luis De Funes, con inserimenti di Danny De Vito. Un vero demiurgo, che quando incontra un partner riesce a fare scintille ed a lasciare  un ricordo imperituro.
A dirla tutta, un pensiero grato e memore è andato pure alle controparti del "nostro", che per quattro  ore di seguito si sono sorbite lo sguardo provocante e sensuale del Gregory Peck de noantri che trapanava. Roba da restarci sul colpo. Ma questo le storie non lo narrano..

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