mercoledì 23 gennaio 2013

come si vincono le elezioni

Manca un mese al voto, ma basterebbe seguire la ferrea logica di un astuto signore del voto e potremmo rilassarci tutti quanti. Seguitemi, o meglio seguitelo, e vi renderete conto da soli che questa farsa elettorale ce la possiamo scansare e dedicarci ai nostri svaghi preferiti. Che in tempi complessi come quelli che attraversiamo diventano sempre meno. Ma basterà abituarsi tanto da trovarci pronti per le future inevitabili emergenze.
Facciamo due conti: il PDL era dato intorno al 16/18% dopo le mirabili prestazioni umane e di governo dei suoi protagonisti, in particolare di uno. Dunque,  dopo  l'incontro pagliacciata con incluse prestazioni da colf  con Santoro  ha guadagnato 5 punti e quindi siamo al 23%. Poi ha messo fuori lista quelle anime candide accusate ingiustamente da toghe scarlatte e sono altri 4/5 punti. Subtotale 27/28%. Altro colpo di sicuro effetto per le sorti del partito e del Paese il rientro al Milan di Kakà, manovra che porta altri due punti garantiti  di consenso elettorale. Siamo intorno al 30%. Volete che uno statista del peso e della statura di quel fenomenale "conducator" che anima e invera di sé il PDL non riesca a trovare ulteriori colpi di scena per conseguire il meritatissimo successo?
La scelta è varia, potrebbe far recitare pubblicamente il rosario a Bondi e questo porta dai due ai tre punti; poi la scoperta dei calzini verdi di uno dei PM o la rivelazione che la rossa Boccassini si tinge e fanno altri tre punti; un tentato furto alla dentiera della Santanché porta i suoi certi quattro punti, la pubblica rivelazione che Emilio Fede non ha nemmeno la licenza media e oplà, il gioco è fatto.
Italiani, tranquilli. Per voi c'è chi pensa e provvede. Come per miracolo il reddito tornerà ai livelli abituali, la disoccupazione scomparirà, i nostri giovani torneranno ad essere non solo occupati, ma strapagati e contenti.
E pensare che ci voleva così poco! Bastava riflettere un attimo e decidere felici e consapevoli di riaffidare le chiavi di casa nostra al ladro che ci ha derubati finora.  

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