giovedì 3 gennaio 2008



Capodanno 2008. A Capri, con Enzo ed Antonella, dopo aver superato le iniziali riluttanze della coppia di ballerini e certamente più mondani di noi. Credo siano stati bene, ne sono quasi certo. Senza stress da auto nella notte di Capodanno, con una giusta euforia allo scadere della mezzanotte, in uno dei posti più belli del mondo. Bisogna però metabolizzarlo e comprenderne le vere qualità. Non certo quelle urlate e straccione delle rassegne e dei divi piazzettari, ma la straordinaria pace che ti trasmette nei posti dove la natura si è ingegnata per dare il meglio di se. Quasi a voler dire: guarda che ti metto a disposizione tutto il bello possibile.. cerca di tu di osservarlo e di comprenderlo come va fatto: usa gli occhi e lo spirito che ad essi si collega; non ti fermare all'immagine di superficie, ma sforzati di entrarci dentro, anche a costo di subirne una specie di angoscia da troppo pieno. Migliaia di foto, di immagini rubate, non riescono ad intaccare la rarefazione dell'atmosfera, l'incanto silenzioso ed invasivo. Lasciarsi andare ed entrare veramente nel prodigio che ti si presenta davanti risulta complesso. Non è per tutti, perché come ogni cosa straordinaria non si fa cogliere da chiunque. Seleziona gli eletti e li fa diventare silenziosi schiavi, devoti di un culto tanto più grande quanto maggiore è la disponibilità a cedere al canto della sirena.

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