lunedì 27 ottobre 2008

E' vero o non è vero?


Sposarmi io e con chi, non diciamo eresie. Era una vecchia canzone di Aznavour. Mi sembrava adatta. Poi con il tempo il legame con Eli, il suo modo di volermi bene, mi hanno convinto ad una cosa che sembrava lontanissima da me. Il 27 novembre, se ce la faccio ad arrivarci, mi sposo. Con la mia Lulù, donna paziente, attenta e distratta al tempo stesso, unica donna con la quale non sono mai stato costretto ad urlare o ad assumere atteggiamenti o posizioni per superare gli inevitabili contrasti che una vita assieme propone. Da dodici anni viviamo insieme e sono stati dodici anni sereni, con momenti migliori e peggiori, gioie e dolori. Ma nel complesso un bilancio assai positivo che ci consente ora di guardare al futuro con speranza. Vivere insieme, ma aiutandoci, senza irrigidirsi, pensando al bene l'uno dell'altro. Non mi sembra poco. Conosco coppie di tutti i tipi. Ma è veramente difficile sapere all'interno di ciascuna di esse se ci sia ancora amore o soltanto un affetto per trascinamento, quello che si può riservare a chiunque, all'amico, al parente o al semplice conoscente. Ci sono legami che apparentemente non stanno nemmeno in piedi, ma sono quelli che magari resistono di più, in cui i sentimenti si manifestano con la tensione invece che con la comprensione. Sarebbe bello capirci qualche cosa, ma sono convinto che nessuno ci "azzecca" in pieno. Se mi chiedessero quali sono gli ingredienti di un rapporto di coppia riuscito non saprei rispondere. Meglio somigliarsi o essere profondamente diversi? Integrazione degli opposti o trionfo dell'affinità? Meglio non saperlo forse. Meglio vivere le cose che ci sono davanti con entusiasmo, ponendosi gli interrogativi giusti e non quelli insormontabili. Intanto Malù mi sopporta e riesce a giocare con me. Un sacco di volte ci facciamo belle risate insieme. Talvolta siamo insofferenti, ciascuno desideroso di uno spazio proprio e di piccole indipendenze. Il primo giorno di lontanza, per tutti e due è vissuto bene, magari dopo il secondo sentiamo la mancanza l'uno dell'altro. Senza dimenticare che ci frequentiamo da quasi diciannove anni e che la mite Babuf mi ha raccolto quasi a pezzi, accollandosi un cataplasma che ai tempi era insostenibile. Volendo bene ai ragazzi, avviando un rapporto fantastico con Giovanni che adora, pienamente ricambiata. Mi pare tanto e spero per me e per lei che il resto sia bello e ci riservi finché sarà possibile serenità, allegria e capacità di comprensione.

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