sabato 16 marzo 2013

La ripresa che verrà

Non sono passati che pochi giorni dalle elezioni politiche. Ma i risultati di quella consultazione hanno dato segnali di portata assoluta per il futuro della nazione. Chi scrive ha solo la pretesa di capire che cosa il corpo elettorale abbia indicato con il voto.
Mi pare anzitutto che molti milioni di italiani abbiano espresso con veemente chiarezza che un certo modo di intendere e fare politica deve essere abbandonato. Caste, bramini, figli di dio, ed altri ineffabili occupatori del potere, tutti insieme andate a casa!
La protesta che nasce dalle tante emergenze che la gente comune affronta quotidianamente ha fatto davvero un botto! E guai a chi nel frattempo fosse rimasto sordo ai chiari sintomi di questo diffusissimo malessere.
Il maggior partito dell'area progressista, nonostante i tanti veri o sedicenti politologi che schiera nelle sue fila, nonostante le tantissime indagini di società specializzate, e' rimasto schiacciato dal terribile peso della propria supponente convinzione di aver già vinto e di dover solo attendere gli esiti degli spogli per potersi dedicare al diletto passatempo della spartizione del potere tra le sue fameliche componenti.
E qui qualcosa non ha funzionato ed il risveglio deve essere stato doloroso per i sorpresi maggiorenti di quel partito. Alcuni milioni di elettori hanno dato una sonora risposta a cotanta sicumera, costringendo quel gruppo di illuminati politici a rendersi conto che anche per loro e' arrivato il momento di prendere la coperta ed andarsene nel fitto del bosco.
La risposta ha le antenne e la faccia irridente di un animaletto spesso negletto, di nome grillo. Che "tomo tomo, cacchio cacchio " ha piantato un corposo paletto di frassino nel petto dei vampiri, ottenendo un successo clamoroso, senza televisioni amiche e giornalisti slinguanti, ma solo grazie all'uso avveduto delle nuove tecnologie.
Bravi, grazie a nome di tutto il Paese, anche da chi come il tonto etrusco non vi ha votato, non credendo fino in fondo, da comune cittadino, nella forza del vostro vento.
Secondo partito d' Italia, una marea di deputati e senatori che stanno inondando con il loro apparente candore quelle aule paludate e presuntuose, sinora impestate dai professional della politica o da giuggioloni capitati per caso e vestiti di verde.
In massima parte giovani, facce fresche che non hanno avuto ancora il tempo di lasciarsi contaminare dal fetore del potere. Sono loro la vera speranza, dobbiamo fare il tifo per loro, affidare a questi nuovi rappresentanti quel messaggio di democrazia e di libertà che la costituzione ha tracciato.
È già hanno fatto sentire il loro determinante peso nella scelta dei presidenti delle due  assemblee parlamentari. Pietro  Grasso, Laura Boldrini, neo eletti, nomi direttamente arrivati dalla società civile e non vecchie cariatidi inciucione. Un giudice schierato ed esposto nella lotta alla criminalità organizzata, una animosa esponente delle istituzioni internazionali nell'assistenza ai rifugiati ed esuli di tutto il pianeta. Chiedo a me stesso, ma anche a chi dovesse avere la ventura di imbatterai in questo post. Uno solo di noi avrebbe previsto esiti del genere prima del 24 febbraio? Avremmo assistito alle solite cencelliane combinazioni di consensi sui soliti noti.
Ci deve essere uno spazio per la fiducia, dobbiamo credere che i cittadini 5stelle aiutino questo paese ad uscire dal guado dei nani arrapati, dei burocrati di partito, dei finti tecnici e veri marpioni.
La gioventù di questi nuovi parlamentari deve farci sperare. E' un atto di fede, ma non abbiamo molto altro.

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