martedì 3 marzo 2009

Bucita


Partire da Bucita, frazione di San Fili terra di Calabria che affaccia sul mare Tirreno, sopra Paola. Bucetum, pascolo, per animali da allevamento. Castagneti che si affacciano sul mare che si lascia alle spalle per inerpicarsi lungo le pendici di una montagna. Luogo di ricordi di infanzia. Ricordi felicissimi di una bella casa stile coloniale che il nonno Peppino aveva voluto sul modello di quelle belle ville che vedeva in Argentina a Rosario o a Cordoba. Con un ingresso che divideva la casa in due lati. Una grande cucina sulla sinistra che si apriva davanti ad un giardino incantato. Coi fiori, tanti e coloratissimi, coperti di farfalle variopinte che Silvana ed io piccolissimi inseguivamo. In quel periodo vivevamo a Santa Maria C.V. ed anche lì avevamo un bel giardino a disposizione. Per noi il contatto con la natura non era inusuale. Eppure il ricordo di quei giorni è rimasto impresso in modo indelebile. Un gattino, un cane che veniva a mangiare. E poi la scoperta di quella casa nostra casa grande con un garage dove c'era ancora una bellissima balilla di colore bordeau, coperta da teli che la proteggevano dalla polvere. Il ricordo di un pranzo in casa, con il melone d'acqua messo a rinfrescare nella fontana del giardino. Con altri ragazzini che giocavano con noi. Poi più niente. La casa col giardino ed il castagneto furono venduti per comprare la casa di Napoli. Credo che Papà ne soffrì molto, ma non lo disse mai. Realizzava il sogno di una casa a Napoli per la famiglia. Di tutto quel patrimonio sono rimasti i mobili del soggiorno e il divanetto di vimini che è a casa di Silvana.

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