giovedì 30 dicembre 2010

la dignità non ha prezzo

La frase del titolo, "la dignità non ha prezzo" è tratta da una dichiarazione del presidente di una squadra di calcio. Garrone, Presidente della Samp, non è tornato indietro nelle sue decisioni ed ha attivato la procedura per la risoluzione contrattuale del rapporto con Cassano. Resistendo così ad una sonora contestazione dei tifosi genovesi e ad una strisciante campagna di stampa che lo invitava a "perdonare" il figliol prodigo. Il quale dopo avergliene dette tante e dopo averlo minacciato fisicamente, si era scusato piagnucolando, improvvisamente ricordandosi della serenità finalmente ritrovata in casa Samp. Garrone è andato, contro tutti, per la sua strada. La commissione arbitrale della Lega ha sentenziato che il calciatore dovesse rientrare nella "rosa", sebbene con lo stipendio ridotto al minimo. E il butterato barese, piuttosto che farsi decurtare gli emolumenti, ha subito trovato una casa ad accoglierlo, quella del Milan, dove fino alla prossima mattana dichiarerà il suo amore per tutto e tutti. Auguri anche a lui, sperando che non faccia ancora peggio di quanto sinora ha fatto, dimostrando che agi e ricchezza non riescono a compensare e sanare le ferite dell'anima subite in quella vita aspra e grama che ha conosciuto da ragazzino. Intanto il Presidente Garrone, - la lettera maiuscola è meritata - ha riconosciuto che con l'addio a Cassano, la squadra si impoveriva di contenuti tecnici. Ma, nonostante tutto, la linea della società manteneva quell'invocato profilo di dignità, concetto che seppure superato per molti, continua ad avere - fortunatamente - qualche seguace.
Complimenti a questo signore, rimasto tra i pochi a continuare a credere in alcuni valori, specie in un contesto dove il potere del denaro ha sostituito ogni altro riferimento. Come il giapponese che a distanza di 40 anni dalla fine della seconda guerra mondiale, nella boscaglia di un'isola del Pacifico, lontano da qualsiasi forma di comunicazione, continuava a combattere contro gli americani.

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