giovedì 4 luglio 2013

quanto vale il tuo blog ?

Un amico che ha la bontà di seguire le peripezie etrusche mi ha chiarito le idee a proposito di un quesito che mi ponevo in un post precedente. Il suo ragionamento: etrusco caro, ti sorprendi che anche la "terra etrusca" possa avere una quotazione commerciale e ti chiedi come si arrivi a definire un valore per un contenitore di modesti scritti. 
Si vede che non sei adeguato ai tempi e ti sfugge la sola logica che sostiene un prodotto commerciale. Quella del profitto. Che nel tuo caso proviene dalla visibilità del tuo messaggio. Avrai notato che il tuo blog è corredato da una voce, "statistiche". Raffigura i contatti che raggiunge il tuo blog, il numero di persone che si perde per le scale etrusche. Nel tuo caso circa 300 persone al mese ti leggono. Ecco da dove nasce il valore figurativo del tuo blog, dai potenziali fruitori di messaggi pubblicitari inseriti nel tuo spazio.
Logica impeccabile, pienamente rispondente alla lucida mente dell'amico. E devo, colpevolmente, aggiungere che non era impossibile arrivarci da soli. Ma gli amici capaci a questo servono. Con l'umiltà del cercatore che chiede e per questo ottiene, si riesce ad arrivare al "quia" delle cose. 
Quest'ultima riflessione mi convince particolarmente e mi fa rimpiangere  tempi andati,  forse più trasparenti. Nei quali i giovani o chiunque volesse chiarirsi le idee sulle vicende della vita, attingevano a piene mani alla saggezza degli anziani. Senza chiedersi se questi avessero praticato studi alti o libri elevati. La parola della esperienza  era un viatico molto utile a chi affrontava le cose nuove, sconosciute. Talvolta era necessario interpretare le poche parole biascicate, accompagnate da un proverbio o, nel migliore dei casi, corredate da un aneddoto.
Ricordo come il mio vicino di bosco, un preziosissimo signore anziano con poca scuola ma con sapienza infinita, tentasse di spiegare ai miei giovani anni dove fosse meglio costruire la casetta che avevo in mente. E  il perché di questa scelta, originata dallo spirare dei venti che avrebbe risolto naturalmente e senza interventi umani il problema dell'umidità.
E sempre parole di una persona semplice mi ispirarono una modesta piantagione di amarene che rappresenta ora tutto il mio vanto di "proprietario terriero".
Patrimoni preziosi di cui ho tenuto conto. Il tutto paragonato a certe esternazioni di persone giovani, contatti di Facebook, estremamente sicure di affermare cose giuste ed intelligenti. Che a mio avviso sono minchiate straordinarie, diffuse ai venti senza nemmeno un minimo tentativo di autocontrollo: "ma che sto scrivendo?"
Niente, certezze in parte proprie e in parte derivate da una formazione familiare rispettabile, ma completamente fuori testa.