mercoledì 18 giugno 2014

Penna e disnvoltura


Talvolta  mi capita di dire che ho  un blog? A parte qualcuno che mi guarda preoccupato pensando ad una malattia contagiosa, a questa mia affermazione sorgono commenti disparati." E che cosa scrivi di bello"? Uno dei commenti, con un sottofondo di stupore scettico, da parte di chi mi considera poco più che una specie di ameba e perciò incapace di avere riflessioni, per di più scritte. Oppure, "bravo si, tu sei stato sempre disinvolto con la penna". E questa definizione meriterebbe approfondimento, vista l'indeterminatezza della mia "disinvoltura". Potrebbe essere un accenno velato al mio coraggio nell'affrontare l'impegno della scrittura ovvero un apprezzamento ad una certa disposizione mentale prima e espressiva poi.
Ancora una volta non esco dai mie dubbi. Ma rivelo a chi lo volesse sapere che poche cose mi danno soddisfazione più della mia "terra etrusca". Che, come dice il figlio, massimo detrattore - come è giusto che sia -, dovrei infiorettare solo  di amene e leggere considerazioni, risultandogli molto meno graditi certi tentativi che io intenderei di diverso spessore.
La mia reazione sfanculistica al pargolo è immediata e così siamo a posto. Io continuo a scrivere "lo que quiero" - per  i non ispanici, quello che voglio - e lui proseguirà nell'opera diuturna di stroncare certi post.
Ricevo anche commenti di amici affettuosi che, attenti alle variazioni di umore che trapelano dalle righe, mi incitano a non mollare e magari a dare una forma più sistematica alla mia smania letteraria.
Alla fine cederò. Volete che resti uno dei pochissimi italiani a non aver scritto un libro in vita sua? Specie poi con le varie sponde familiari di cui posso disporre:  una moglie che lavora in una casa editrice ed un figlio che di mestiere fa il "ghost writer"?
Cederò prima o poi e così alcuni pazienti e preziosi lettori avranno in casa un  oggetto in forma di libro da usare in modo vario: sostegno per altri libri utili, rialzo per accrescere un livello, ferma carte o ferma porte, poggia pentole o sotto padella.
Prometto - o forse minaccio - che appena pronta l'opera parteciperò la novella attraverso queste righe etrusche.  Intanto, per chi volesse leggere un libro interessante che mi è capitato tra le mani, segnalo quello indicato nell'immagine. Narrativa femminile, con qualche passaggio un po' .. più acceso e tanti spunti di interesse, specie negli ottimi dialoghi. Stateve bbuono!

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