venerdì 26 novembre 2010

Non c'è più religione!

Non c'è più religione! Era un vecchio modo di dire, quando ci si trovava davanti a comportamenti anomali, senza collegamenti con una logica o privi di criterio.
Ora potremmo adattare la massima anche allo sport. Pare infatti che nel campionato di calcio scozzese si voglia evitare la designazione di un arbitro quando la sua confessione religiosa possa influenzarne l'operato.
Una bella trovata, che mette al riparo da sospetti, sempre presenti tra i tifosi delle varie squadre. Ma un principio che, ove trovasse spazio e seguito - come capita a quasi tutte le minchiate - potrebbe allargarsi agli orientamenti sessuali dell'ufficiale di gara, ai gusti, alle sue preferenze in fatto di cinema, musica, gastronomia, teatro, scelte del tempo libero e così proseguendo.
Potremo così metterci al riparo dalla temuta circostanza che per il derby infuocato tra A.S. Sgurgola e F.C. Roccapipi venga inviato ad arbitrare il tale, conclamato vegetariano, che certamente infierirebbe sugli atleti di casa sponsorizzati dalla locale macelleria.
Oppure nelle gare contro il tempo attenzione ai cronometristi di religione contrapposta al recordman. Pensate che errori volontari, magari alzando l'asticella degli ostacolisti o sgonfiando le ruote dei ciclisti. C'è spazio per tutto!
Coraggio amici, ci attendono tempi sempre più incerti. Abbiamo solo bisogno di seguire le vicende del mondo con attenzione. Ci saremo così assicurati risate a non finire, accompagnate da una fragorosa pernacchia liberatoria.