lunedì 5 dicembre 2011

Grazie, Professore

Gli italiani normali, e per tali intendo quelli abituati a pensare un minimo allo stato reale delle cose, non possono dichiarsi sorpresi. Le misure di sacrificio fissate dal nuovo esecutivo non potevano essere diverse. Ma esaminiamo i fatti e gli avvenimenti nel loro svolgersi. Il governo "tecnico" Monti è nato per lascito fiduciario del precedente governo del cavalier banana. Che da uomo coerente e sincero come pochi altri, non poteva rimangiarsi la miriade di puttanate promesse in tutte le campagne elettorali a suoi interessatissimi elettori. Niente nuove tasse, incentivi allo sviluppo, condoni a gogò, struttura delle pensioni inalterata, niente ICI, nessuna tassa sulle successioni e via discorrendo. Ma il (P)aese - vedete voi se merita la maiuscola - era in catalessi da decenni e la cura da cavallo ora propinata ci voleva da quel dì. E il nano artificialmente eretto, aveva ben compreso che se le misure di sangue le avesse proposte lui, avrebbe dovuto trovare una nazione senza estradizione disposta ad ospitare lui e quello che resta della sua scombiccherata compagnia di guitti per evitare di essere appeso a palle larghe al centro di Arcore. E non era il momento, visto le difficili situazioni di Mubarak, Gheddafi, Putin ed altri galantuomini assùimilabili. Per non parlare del suo folcloristico partito dei ladri che, alle prossime elezioni, magari cancellando in tutta fretta il nome del fuggiasco, avrebbe preso percentuali da confrontare alle temperature invernali di Anchorage. E allora? Pensa che ti ripensa - si fa per dire nel caso specifico - presenta sulla cattedra i pidiellini che hanno studiato. Facce presentabili, congiuntivi a posto, abbigliamento da schiattamorti quanto basta.
La sostanza della manovra è davanti agli occhi di tutti: pagano - e come ti sbagli? - sempre gli stessi. Con decurtazioni sulle pensioni, aumenti delle tasse regionali con ricadute negative su stipendi e pensioni fermi da secoli, aumento dell'IVA con ripercussioni su tutti i beni e servizi. Inasprimento delle condizioni per andare in pensione, con ulteriore tappo per giovani e disoccupati.
E l'aumento delle aliquote IRPEF per i redditi alti? la patrimoniale? No ci dispiace, queste sono misure di sinistra e dovremo attendere per altri 50 anni - chi ce la fa - per un altro governo a guida, diciamo, progressista.
Continuano a comandare gli stessi, la Chiesa è salva con i suoi beni e i suoi privilegi.
E la famosa evasione fiscale? Non troverete un solo esponente politico disposto a spendere una parola in più. Formalmente la combattono tutti, ma nell'ipocrita e colpevole consapevolezza che senza il sommerso le piazze d'Italia ed in particolare del Sud, sarebbero piene di gente con forconi e coltelli in mano pronta ad assalire chiunque per sopravvivere. Vi siete chiesti come facciamo ad andare avanti nonostante i numeri stellari della disoccupazione? Piccoli artigiani, imprenditori improvvisati, venditori di tutto il possibile "a nero", tecnici con borsa a tracolla che riparano di tutto, consulenti assicurativi, finanziari, capaci di procurare mutui, leasing, finanziamenti di ogni genere senza avere un ruolo ufficiale; paramedici e paradentisti in grado di assicurare in tempo reale quelle prestazioni che diversamente vedrebbero i pazienti in lista non di attesa negli studi, ma nelle sale mortuarie. E ancora, badanti, domestici di ogni livello, operatori del microcommercio. Un arcipelago di percettori di reddito contenuto che riescono così a tirare la carretta.
La rivoluzione? Dimenticatelo. E' per popoli seri. Non va bene per gli italiani che alla fine, un cugino prete o consigliere comunale se lo troveranno sempre!

1 commento:

mariano ha detto...

E' condivisibile la tua rabbia ben mascherata da un'ironia e da una classe innata, appunto la tua, d'altronde esprimi il pensiero di chi ha almeno un pò di sale in zucca, comunque non perdiamo mai la speranza e la fiducia di farcela. Io in tutto questo periodo non ho fatto altro che interrogarmi su questa crisi e credo che ci sia anche del positivo nel negativo: parafrasando Arrigoni: "restiamo umani"! Un abbraccio Peppì!