martedì 8 maggio 2012

l'evoluzione biologica segna il passo

Eppure qualche segnale lo avevamo avuto. Però a saperlo così, da un professore di quelli seri, ci ha fatto una certa impressione. Amici cari, l'evoluzione biologica sembra sia finita. O almeno così sostiene l'autorevole Ian Tattersall, direttore statunitense di un  dipartimento di paleontologia. Prendendo le mosse da studi ed indagini, il prof è arrivato a concludere che dal punto di vista biologico, vista la diffusione delle popolazioni su quasi tutta la superficie terrestre occupabile e la conseguente impossibilità di nuove modifiche genetiche, l'evoluzione biologica  si è fermata. Sostiene nel contempo che sarebbe però possibile una diversa fase evolutiva in direzione della maggiore conoscenza. Quest'ultima facilitata dall'accesso di massa alle tecnologie.
Viste le facce dei nostri politici e le fisionomie quasi da "minus habens" di più di uno dei nostri faccioni televisivi, ci era venuto il sospetto. Avvalorato dall'ultima ricerca in casa PDL in forza della quale il cavalier pompetta cerca un successore con maggior grinta dell'animella Al Fano. Se rilancio ci deve essere (?), affidiamoci ad uno con grinta accertata. Vengono così fuori le maschere forti di quel teatrino, come la Santanché che farebbe paura persino ad un pit bull, o l'onesto Ignazio che manco ci scherza quanto a faccia volitiva. Pare che Hannibal Lecter, interpellato, si sia dichiarato indisponibile visti certi suoi impegni di carattere forzato, mentre Emilio Fido non gode più di quel consenso unanime che lo rendevano gradito al nano di arcore. E allora? dove lo troviamo uno con faccia da spaventapasseri che riesca a far passare uno di quei tanti messaggi etici e politici che il nostro mucchione di destra è capace di produrre?
Se non fosse per quel pizzico di razzismo, ci si potrebbe affidare alla mano sicura di Tyson. Chi meglio di lui? Alle riunioni si stabilirebbe di colpo il principio dell'unanimità, perché non so immaginare Bondi o Mastella che alzano il ditino per contrastare dialetticamente il deciso leader.
Oppure, ristabilendo  il dogma della prevalenza della razza bianca, ci sarebbe uno di quei gentiluomini della nazionale di rugby della Nuova Zelanda. Le obiezioni in questo caso potrebbero essere sollevate da questi ultimi, troppo seri e sportivi per immischiarsi nelle cose politiche tricolori.
Resta una possibilità. In una recente tornata elettorale che ha interessato il mio piccolo centro di residenza sono emersi una serie di interlocutori che, dal punto di vista dei requisiti intellettuali e di ampiezza di vedute, potrebbero ben partecipare alle primarie del PDL. Talvolta hanno nomi con inserzioni straniere, aspetto favorevole per il contesto  internazionale. Chissà che non si possa fornire materiale idoneo per questa delicata funzione. Sarebbe un onore ed un privilegio se da un paesino del Sud potessimo selezionare uomini o donne pronti per il grande balzo.
Se mi consultano ho almeno 4 o 5 nominativi da indicare. Con un'unica certezza: peggio di quelli precedenti è difficile fare e allora.. perché non provare. Forza giovanotti, il futuro è vostro. Avete tutte le caratteristiche per sfondare: niente lingua italiana, capacità logica vicina allo zero, intuizione dei fenomeni manco a parlarne, senso di umanità assente. E allora? che aspettate? Il lavoro c'è. Basta sapersi guardare intorno.

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