mercoledì 26 giugno 2013

la nipote di Maometto

Berluscheide, atto decimo, scena (pietosa) ventinovesima. 
Un povero vecchio, rappezzato e malandato, rattoso quanto basta e pateticamente arrapato, viene condannato da una corte di trinariciute giudichesse per aver fatto una telefonata. 
Cose da non credersi: il vegliardo al telefono aveva spiegato agli inginocchiati interlocutori che la ragazza fermata dalla questura era in linea diretta discendente di Maometto, una specie di divinità vivente nel suo Paese. Dal quale si era allontanata, la meschina, per provare le asprezze della vita di strada. Al punto da inventarsi un'esistenza da mignotta. Ed in questo percorso coraggioso "on the road" aveva incontrato questo vecchio rincoglionito che, oltre a tentare di farle provare le ebbrezze del suo amore, l'aveva di fatto adottata. e per farle sentire tutto il calore della sua protezione aveva inviato in questura un'altra fanciulla redenta, tale Nicoletta la Minetta. ( per i napoletani nomen omen). Che con la proverbiale sua maestria di incantatrice di carie e gengive l'aveva condotta in un convento di stretta clausura, la cui madre superiora - in ogni senso - era una antica madama di sesso dubbioso, Suor Conceicao. Nel nome tutto un programma di redenzione ed esempio virtuoso per la animosa nipote del profeta.
Da riscrivere il libro Cuore in versione 2.0 e invece..zac ecco che una giustizia pasdaran ti incrimina mezza questura, una magistrata di servizio quella notte e il Il povero vecchio. Che dopo qualche tentativo di snarcarsi prende sette anni di galera, che non farà mai proprio per la sua età colendissima  - venerabile - E vorrei pure vedere! Uno salva una semidea accusata di furto da una strappona qualsiasi che, non contenta di ospitarla in casa sua, si permette persino di sostenere l'accusa del furto di pochi spiccioli, tremila euro.
Ma la vita è giusta e restituisce in termini di consenso, amorevolezza e solidarietà quello che il destino rio intendeva attaccare. L'anziano trova un'infinità di supporters che convinti della sua buona fede, della sua parola adamantina e della purezza del suo sentire, inscenano ogni sorta di manifestazione di sostegno. Incatenati davanti ai palazzi di giustizia, con pentole e coperchi nelle principali piazze, comprando a proprie spese paginate di giornali, conquistando la simpatia di tutta l'opinione pubblica con i pezzi migliori di questa compagine di missionari. Un nanetto pieno di tic, una signora sfigurata nel volto da anni di applicazioni con il ferro da stiro, un sempre giovane già radicale, demosocialista, portavoce di tutte le cause giuste. 
Perchè la vera giustizia alla fine trionferà e con le prossime elezioni restituiremo, noi e loro, all'anziano il giusto livello della sua dignità.
State pensando a farlo diventare guardiano di orinatoi in un bar equivoco di un Paese orientale? Non scherzate, gli spetta il colle, quello con la c grande dove potrà in sette anni (Maometto prospero permettendo) sistemare tutte le sue pro "tette" ed i suoi fans. Il nanetto ministro del tesoro, la signora dal volto a tre dimensioni ministro della giustizia, il giovane transeunte ministro degli interni.
Come sempre, basta saper aspettare perché
il meglio deve ancora venire..

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