giovedì 6 giugno 2013

Sconfitta la disoccupazione

Se il problema europeo ed italiano per eccellenza resta la piaga della disoccupazione, possiamo tirare un sospiro di sollievo! Profondo ed autentico come l'intuizione degli uomini di governo che, impavidi e senza incertezze, stanno tracciando la "work map" più lungimirante che menti umane potessero  concepire. I primi quaranta posti di lavoro sono stati individuati con la creazione di questo comitato di saggi che devono predisporre le riforme necessarie a rendere attuale e contemporanea la Costituzione. Quaranta, mica pochi.  E poi, ben pagati, mica precari o partite IVA, come capita ai nostri giovani che quasi si pagano  da soli i quattro euro percepiti (?) a fine mese. Per questi esperti e saggi costituzionalisti prebende da favola e privilegi connessi. Se no poi dicono che siamo. provinciali ! E il compito di questi straordinari consulenti?  Modifiche costituzionali. Ma quali? E poi non era la migliore costituzione possibile, modello di tanti altri testi adottati sul solco della nostra? Rischiamo di non capirci una mazza. Intanto il ministro delle Riforme Quagliariello annuncia che il comitato ha un "cronoprogramma", un "working schedule" stringente che produrrà in tempi brevissimi  miracolosi risultati. Meno male, ci stavamo quasi preoccupando. La sensazione e' che questi nostri amati e meritati reggitori stiano facendo la classica melina borbonica del " facimmo ammuina" perché si sono persi anche loro nel mare delle cose autentiche e reali che non funzionano o non ci sono. Il povero nipote d'Italia, Letta, ricorda con nostalgia ed emozione le cene di famiglia con ospite l'ombra umana, Andreotti. Quelle erano tavolate ed alla fine della cena si era deciso il cronoprogramma per i prossimi cinque anni. Insabbiamo questo, sistemiamo definitivamente sotto un ponte i riottosi, un caffè che non si nega a nessuno, nemmeno ad un carcerato. E il giornalista scomodo che ricatta e minaccia? gli mandiamo un paio di amici che lo convincono facile. E l'attrice in vista che contesta? A lei ci pensano i Carabinieri che sono benemeriti, altrimenti che ci stanno a fare? Quelli si, che erano tempi, niente  meline e " quagliarielli",  bastava una cena con le persone giuste e la pace sociale era assicurata. Magari si trascurava l'occupazione, però gli statisti di una volta avevano un'altra concretezza. E dichiariamoci pure contenti che può essere che tra poco la repubblica delle banane abbia le sue necessarie trasformazioni. Al posto del tricolore, un pirata con la benda sul l'occhio in campo nero. A sostituire l'inno di Mameli proporrei "sotto questo sole", che  suggerisce l'impegno a pedalare. E, immancabile, il cavalier Pompetta al Qui rinale, in due parole perché è il posto per lui.

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