giovedì 12 settembre 2013

Finisce qui?

Troppe immagini, visioni continue di mondi e di cose ci travolgono. La civiltà che percorriamo e' dominata dal bombardamento prodotto dagli strumenti che producono immagini. Cominciò con le esperienze cinematografiche dei fratelli Lumiere ed in pochi avvertirono la reale dimensione del fenomeno. Poi arrivò l'arma potentissima della televisione di cui invece fu progressivamente avvertito il potenziale stravolgente. Incantare una vasta fetta di popolazione attraverso messaggi palesi o e nascosti. Formare o ricreare una cultura costringendo l'opinione pubblica a conformarsi agli standard che in pochi stabilivano. Era più facile che avere un esercito a disposizione, senza bizze o ambizioni di generali e marescialli. E chi lo capi davvero se ne è servito e se ne serve senza ritegno. Ora siamo arrivati al punto da poterci portare le nostre trappole visive sempre assieme a noi. Non separarci mai dai nostri incubi, nei quali sembriamo tuffarci con cupidigia. E la sindrome e' di tali proporzioni al punto da provocare tentativi di resistenza, come nel caso di quella famiglia che ha deciso per un periodo di tempo di non soggiacere agli ordini subliminali della cultura moderna e bandire dalla propria esistenza televisione, web ed altre diavolerie consimili. Vedremo con quali risultati. Per tornare finalmente a "vedere" e non soltanto a guardare. Con quella singolare virtù dello sguardo che nulla ha a che vedere con il nervo ottico, ma che appartiene alle doti di sensibilità ed intelligenza, alla capacità di inquadrare e far propri i concetti connessi a ciò che ci scorre davanti.

1 commento:

mariano ha detto...

Caro Peppino io trovo molto interessante questa breve riflesssione di tale Sergio di Cori Modigliani: "Un principio elementare della comunicazione mediatica: Abolire e abbattere prima il Senso. Dopo di che sostenere una qualunque ipotesi di distrazione alimentando la paura, l'insicurezza, il disagio. Quando tutti sono spaventati, tirare fuori dal cappello magico la soluzione, che viene presentata come lenimento e toccasana per far passare la paura. ... Poiché siamo nelle mani di chi ci vuole annebbiare, bisogna attivarsi da soli. E' necessario attenersi ai fatti tornando al valore degli eventi, dei dati, delle cifre. Altrimenti non se ne esce. Se la stampa o la televisione dà una notizia, non è detto che quella notizia corrisponda a un fatto vero. Vale anche per la rete, si intende. Anche per i siti, anche per i bloggers. Se ne esce con un risveglio collettivo, nessuno escluso."

Mariano Lizzadro