domenica 24 novembre 2013

Dove sono le donne lucane?

Da quando ho o pretendo di avere uso di ragione si è fatta strada in me una profonda ammirazione per le donne lucane.  
Diffido dalle generalizzazioni, ma in questo caso la mia esperienza della terra lucana, vissuta in modo non superficiale, mi ha convinto di una certa supremazia mentale e morale delle donne di quella regione rispetto ai maschietti. 
Che, sempre parlando per grandi numeri, non hanno mai destato in me una grande impressione. Il tipo maschile lucano che ho davanti agli occhi lascia un'immagine non proprio lusinghiera. Normalmente portato al lamento ozioso, alla denigrazione sistematica di chi sta meglio di lui, alla critica malmostosa piuttosto che alla costruzione di un concetto o di un'opera degni di tal nome. Non me ne vogliano i pur numerosi amici maschi, alcuni dei quali, per loro fortuna, sono  l'esatto contrario del tipo descritto.
E  per converso mi accompagna la lietissima considerazione che nutro verso molte donne lucane, di ogni età e censo. Esempi di serietà, impegno, di silenziosa e sacrificata operosità. Vere strutture portanti di famiglie talvolta in precario equilibrio per motivi di vario ordine.
Allora per cortesia, spiegatemi perché nel neo formato consiglio regionale della Basilicata non figura nemmeno una donna.
E' possibile che non ci sia una, dico una, signora degna di amministrare la regione?
Ricordo a me stesso che il precedente organo regionale si era sciolto a seguito dello scandalo degli scontrini di comodo esibiti dai consiglieri. Magari la cifra contestata era di gran lunga minore rispetto  a quelle delle ruberie di altri malfattori nella stessa posizione. Ma pur sempre di uno scandalo si è trattato.
Sono convinto che un consiglio con equilibrata presenza femminile sarebbe stato più protetto rispetto a fenomeni del genere.
Di questa totale assenza, cercherò  di darmi una spiegazione in chiave sociologica, ricordandomi della struttura molto tradizionale di quella società, dove la donna deve avere un silenzioso ruolo dietro le quinte, agendo come supporto logistico organizzativo a chi deve decidere.
Ma può essere vera anche ai tempi nostri una fotografia familiare che sembra uscita dalle cronache di altri tempi?
Anche attraverso FB prendo atto della vivacità concettuale e dialettica di alcune giovani donne del mio paese di residenza. Con le idee di alcune non mi ritrovo affatto in sintonia. Ma questo ovviamente non sminuisce il valore dei loro tentativi, specialmente se confrontato con la quasi assenza dei coetanei maschi, alcuni dei quali impacciati persino nel pur minimo aspetto formale necessario per essere presenti sul web.
E allora? Mi aspetto qualche commento e non certo per vuota vanità da blogger.


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