venerdì 3 gennaio 2014

pietre per un anno



  • A, come anno nuovo. Difficile che possa essere peggiore per l'Italia. E' successo un po' di tutto, persino che un partito nuovo, o movimento di cittadini se più vi piace, sia riuscito a conquistare il 25% dei voti. Addirittura, dopo intenso travaglio, si è votata la decadenza da parlamentare di un tanghero che mai avrebbe dovuto varcare quelle aule.
  • B, come Bergoglio, nuovo papa dei cattolici. Dice cose così normali da apparire un infiltrato del movimento 5 stelle nell'apparato clericale. Forse non ce la farà a rimuovere le millenarie incrostazioni di falsità ed ipocrisia, ma almeno ci prova. E sembra in buona fede.
  • C, come chitarra. E' una pietra che nasconde un proponimento. Quello di avviare uno studio serio di quel povero strumento che strapazzo da quasi cinquanta anni.
  • D, come De Petris, senatrice di SEL, che durante il dibattito che ha preceduto il voto di decadenza del tanghero, ha fatto una lunga e dettagliata denuncia, elencando  tutte le leggi ad personam che avevano fino a quel momento impedito che la giustizia facesse il suo corso. 
  • E, come Elisabetta raro esempio umano della capacità di "abbracciarsi la croce" e sopportare da un quarto di secolo quel pedante e permaloso dell'etrusco.
  • F, come femminicidio. Nel 2013 sono morte 103 donne per mano di partner o ex compagni. Con una suddivisione per aree geografiche che finalmente supera le tradizionali disuguaglianze: 39 al nord, 30 al centro e 34 al sud. Una nazione omogenea nella sua follia.
  • G, come gelato. Per un non goloso avere di tanto in tanto la voglia di un gelato alla frutta. Ed avere il tempo di andarselo a sorbire. Senza fretta, assaporando quella piccola tentazione che passa rapidamente dal cono allo stomaco. Tamponando quel buco di fame fino all'ora ufficiale dei pasti.
  • H, come Head, la mia racchetta favorita. Che si pronuncia "head" e non hid come dicono gli chic. Vi ricordate la canzone "put your head on my shoulder"? Ha fatto da colonna sonora di molti innamoramenti  di adolescenti degli anni '60.
  • I, come infanzia. troppo spesso ignorata, se non manipolata o calpestata. La giornata annuale dedicata all'infanzia dovrebbe durare almeno un mese e servire a mostrare dei modelli corretti attraverso una grande campagna di pubblicità progresso.
  • K, come Kim jong-il, dittatore della Corea del Nord. Per liquidare i conti in sospeso con lo zio lo ha lasciato in un recinto con 120 can famelici, lasciati senza cibo per tre giorni. Raro esempio di amore per la famiglia. Al momento non sono pervenute lamentele di associazioni ambientaliste che siano insorte per la pessima alimentazione riservata alle tenere bestiole.
  • J, come Jacopo il ragazzo di 18 anni che ha rischiato la vita per salvare due ragazzi dal rogo della loro auto incendiatasi in un grave incidente. In premio ha avuto un lavoro. Sembra una storia da libro cuore in quest'Italia che nega il lavoro a tutti, a cominciare dai ragazzi.
  • L, come ladri. Si stanno moltiplicando i furti negli appartamenti. E siamo soltanto all'inizio. La crisi distrugge la speranza di una vita onesta e spinge i disperati a qualsiasi gesto. Meglio loro, però, rispetto ai tanti disonesti e corrotti di stato.
  • M, come Matera, città candidata a capitale della cultura europea per il 2019. 30 anni fa era soltanto la città dei sassi,  dal nome della sua zona abbandonata e degradata. I sassi sono diventati il punto di partenza della ripresa cittadina. Speriamo che il lasso di tempo fino al 2019 restituisca per intero ai materani un reale spessore culturale che legittimi la candidatura.
  • N, come Nelson Mandela. Un grande che ci ha lasciato. Mi fermo, perché dilungandomi rientrerei nella retorica ufficiale. Merita un ricordo per il suo coraggio e la capacità di diventare simbolo di una lotta per la democrazia.
  • O, come omofobia. In certi ambienti rappresenta un vanto aver bastonato o perseguitato gli omosessuali. E un titolo di merito per scalare le gerarchie del branco. E non a caso parlo di branco, addirittura  facendo un torto agli animali che non uccidono per stupidità o scherno.
  • P, come parlamento. Non a caso con la p minuscola,  vista la qualità degli omuncoli che lo compongono. Forse questa pietra starebbe meglio alla lettera "v", come vergogna.
  • R, come RAI. una grande azienda di cultura, diventata cagna al soldo di loschi figuri. Ma i suoi 60 anni hanno dato tanto agli italiani. E fino dell'avvento di una sporca e laida concorrenza riusciva ancora a produrre qualità. E aggiungo di essere fiero di pagare il canone. poco più di 10 euro al mese per aver sport, informazione, intrattenimento. Il digitale, dove funziona, ha ampliato enormemente la scelta dei programmi.
  • S, come dolidarietà. Vocabolo in disuso, quasi irriso, soppiantato da aggressività, spirito da leader, arroganza. Confuso spesso con carità "pelosa", dove si mescolano le varie propagande: quella religiosa, quella di fazione, quella da ideologia.
  • T, come tennis. L'etrusco gioca, malissimo, da 50 anni. Ma anche queste sono soddisfazioni
  • U, come Uruguay, Paese capace di eleggere come presidente un uomo. Che vive come tutti gli altri  connazionali e si è ridotto l'appannaggio. Cose simili potranno accadere anche nel nostro stivale?
  • V, come il grande Cateano Veloso, artista, poeta e musicista brasiliano. Il tempo che passa sta facendo danni persino in lui, facendogli perdere quella sfrontata lucidità che gli permetteva di trasferire in alta poesia musicata il mondo esterno.
  • Z, come Zarita. Un agriturismo del mio paese, Bella. Raro esempio di un nucleo di persone che ha saputo utilizzare il patrimonio familiare di conoscenze gastronomiche e rimetterlo nel circuito della ristorazione a disposizione della clientela. Valorizzando le tradizioni del gusto della Basilicata.

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