venerdì 14 febbraio 2014

Troian, virus malefico

A chi non è capitato di imbattersi in un Trojan? Si, mi riferisco ad uno di quei virus terribili che ti mettono il computer in ginocchio. E quando il "troiano" , da vero figlio di buona mamma, si impadronisce del tuo software, non c'è niente da fare. O meglio che possa fare tu, normale utente che è già tanto se riesci ad entrare in FB e a mandare la posta.
Perché a quel punto, se il male è minore, basterà l'annoiata assistenza di uno dei giovani di famiglia che troverà occasione per ribadire che non capisci un tubo. Nei casi peggiori, di troiano autentico da sette generazioni, ci vuole il tecnico. Che come tutti i tecnici, idraulici, elettricisti ha impegni fino al 2018. E solo grazie alla raccomandazione di uno zio arcivescovo diventa  possibile che il sospirato software man  arrivi entri una ventina di giorni. Con la sua borsa piena di aggeggi misteriosi ed affascinanti, quasi tutti schierati nella guerra contro il verme che ti ha divorato la memoria e che ti fa entrare senza possibilità di difesa in uno dei dodici milioni di siti per incontri clandestini. 
Starete pensando dove voglio parare con questa mia prolissa introduzione su vermi, figli di troia ed affini. Avete ragione e vi devo uno straccio di spiegazione. 
Con il passare delle ore, sperando di aver preso l'ennesima cantonata,  sto sviluppando la convinzione che il sindaco col ghigno, il fiorentino con la battuta pronta e dalla immutabile espressione facciale, al quale il presidente della repubblica sta per affidare  la guida del governo, sia un cavallo di troia politico.
Non ci sfugge, o peggio ce lo hanno fatto ricordare anche controvoglia, che questo giovanotto che si è presentato come potatore o rottamatore è figlio di una cultura sviluppatasi all'ombra delle nuove frontiere televisive. Giovane DC, già candidato di Forza Italia, protagonista di show televisivi del Biscione. Poi finito nell'ammucchiata di centrosinistra, quando dopo le vicende di tangentopoli, tentarono di associarsi il diavolo e l'acqua santa.
Chi impedisce ad un povero sospettoso etrusco di formulare congetture di un piano a lunga scadenza nel quale il "nostro" (?), sia stato immesso nell'apparato avversario per sconvolgerlo definitivamente? Avete presenti gli infiltrati di mafia e camorra? Si tratta di esponenti delle forze dell'ordine di origine meridionale inseriti in quelle organizzazioni per monitorarne i movimenti. 
Il sindachetto potrebbe appartenere a quella scuola. Il piglio e l'impudenza ci sono tutte, degno rappresentante dei suoi tempi. Scostumato quanto basta, sfrontato e capace di dire, rimangiarsi, smentire e  capace di fare la scarpe pure ad una poco avventurata sorella, figuriamoci ad Enrico Letta:
E' il classico esempio di "homo novus" di rito arcoriano, persino nella totale incapacità di cavalcare l'ironia, tanto è preso da se stesso e dall'ambizione sfrenata che lo anima.
Per il momento rischia di sfasciare definitivamente quella  specie di  zombie in forma di partito che si tiene già con le pecette e che ha bisogno delle continue e  possenti terapie di rianimazione del Quirinale.
I primi cento giorni? Con curiosità, ma soprattutto "con viva e vibrante" preoccupazione vedremo che cosa potrà fare di concreto per il Paese. Verosimilmente poco, quasi niente. Sappiamo della maggioranza meticcia sulla quale si regge questo governo. Sappiamo pure che la crisi esterna congiunturale è di quelle che non ammettono rinvii o altri errori.
E già sono alle viste ulteriori tagli che riguarderanno stipendi e pensioni e trasformazioni in senso peggiorativo delle dinamiche del lavoro. Ovviamente parliamo dei redditi medio bassi. Quelli alti non hanno nulla da temere. Hanno un lobbista a Palazzo Chigi che saprà difendere fino in fondo i loro interessi.

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