martedì 18 settembre 2007

martedì 18 settembre 2007 parte II

E' divertente scrivere; o meglio è stimolante avere l'opportunità di far scivolare i pensieri su una tastiera e forse trovare un matto o un buon samaritano che li legga. Il rientro dalle ferie, lunghe e godute, mi ripropone l'interrogativo di sempre: vado avanti nel mio lavoro o mi fermo? Potrei fermarmi, almeno teoricamente, rinunciando ai vari incarichi professionali e chiudendo l'attività. Con maggiore tranquillità si potrebbe dire, avendo comunque una piccola base economica che non mi costringe a cercarmi clienti e lavoro. Ma le mie mattine diventerebbero punteggiate dall'incubo del non sapere che fare. Quanto ammiro quelli che sanno godersi il non far niente! Che rendono disteso e soave lo scorrere del tempo. Macché! io la mia inquietudine la indosso appena sveglio, anche quando la individuo perfettamente e so che mi sta lusingando senza motivo reale. E allora? resto così a maledire o a benedire, a seconda dei giorni, la scelta di continuare e di uscire ogni giorno con l'ansia di fare; che spesso si risolve in una stupenda ignavia, in un lasciare scorrere il tempo, con il retro pensiero di fare qualcosa che non va, di trasgredire un non meglio precisato obbligo etico di agire..